martedì 27 giugno 2017

La mano del morto


photo credit: gfpeck Dead Man's Hand via photopin (license)

Sceneggiatura di una tavola in gabbia a 9 vignette.
Eccola:



Sì, lo so, avevo iniziato pubblicando una sceneggiatura a settimana, a questo giro sono in ritardo spropositato. Non ho scuse, né mi dilungherò a cercarne. 

(Ma poi... chi se ne frega, eh.)

Questa tavola, lo ammetto, è stata parecchio difficile da concludere. L'ho riscritta almeno un paio di volte e non mi riusciva di concluderla. Non tanto nel senso di trovare la parte finale (che come spesso accade è stata in realtà la prima cosa che ha innescato la scrittura della tavola). Più che altro mi è risultato difficile dargli una forma generale sensata e scriverne i dialoghi.
Oltretutto, volevo scrivere la sceneggiatura in modo molto dettagliato per quanto riguarda le indicazioni di regia e questo ha ulteriormente complicato le cose, dato che si tratta di un aspetto che sicuramente non padroneggio (mentre il resto invece... - sarcasm).

Sono contento del risultato? Non tanto. 
La regia mi pare un guazzabuglio di indicazioni che potrebbero spingere un disegnatore a togliersi la vita e i dialoghi mi sembrano fin troppo didascalici, poco realistici. 
Ma ha anche dei difetti, eh.

Una nota sul titolo (tanto per fare i fighi, anche se probabilmente lo sanno anche i bambini a cosa si riferisce).
Nel poker viene chiamata "mano del morto" la doppia coppia di assi e otto, tutti di seme nero.
Sono le carte che aveva in mano Wild Bill Hickok quando Jack McCall gli sparò alla schiena durante una partita a poker. Maggiori dettagli qui: la mano del morto.

Anche se non sono del tutto convinto del risultato, pubblico lo stesso la sceneggiatura. Anzi, motivo in più per pubblicarla, visto che è un esercizio e questo blog nasce per creare confronto sui miei esercizi. Quindi, al mio via scatenate pure critiche, suggerimenti e insulti.

Via! 

Alla prossima.

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