lunedì 5 giugno 2017

Father, Son

photo credit: dmitryzhkov DR150504_326D via photopin (license)

Nuova sceneggiatura di una tavola in gabbia a 9 vignette.

Questa volta niente morti o serial killer, ma piuttosto una storia "volemose bene", non fateci l'abitudine.

Eccola:


Il titolo è mutuato da una canzone di Peter Gabriel, una di quelle che mi mette una tristezza che levati, ma che - forse anche per questo - mi piace da morire.



Ho voluto provare a scrivere l'intera tavola muta, senza baloon o didascalie (di cui solitamente abuso).
Credo che le storie mute siano un buon esercizio di sceneggiatura, perché ti spingono a concentrarti su quello che viene rappresentato in ogni vignetta e sulle informazioni che veicoli attraverso di essa.
"Show, don't tell", giusto?

La gabbia a 9 vignette si presta bene all'alternanza presente-flashback, avrei voluto utilizzare meglio la disposizione geometrica delle vignette con la stessa ambientazione ma in tempi diversi (presente-passato), in modo da creare una simmetria delle scene all'interno della tavola.
Ma facciamo che per il momento mi accontento, eh? Magari in futuro proverò a sperimentare in questo senso.

Fatemi sapere che ne pensate, i vostri suggerimenti o dubbi.

Alla prossima!

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