martedì 11 aprile 2017

I pilastri del Rugby - sceneggiatura 1 tavola

photo credit: Move over, I'll show you how via photopin (license)

Inizio a pubblicare qualcosa di mio e parto con la prima tavola sceneggiata in vita mia.


Si tratta di un "compito a casa" del corso "Tecniche di sceneggiatura: fumetto e cinema" a cui ho partecipato qualche anno fa (presso StudioStoriescuola di Sergio Badino e su cui scriverò probabilmente un post a parte in futuro).
Questo esercizio consisteva nell'ideare e sceneggiare una tavola della serie "Paper Sport", a cui Sergio stesso aveva lavorato (qui i link a due tavole di Sergio, "Compagni di squadra" e "Nuove specie").

Se non sei pratico di come si legge la sceneggiatura di un fumetto, Davide Costa nel suo blog ha scritto una valida guida, 
clicca qui per leggerla.

Qui di seguito la mia tavola così come l'avevo consegnata ai tempi.



Quella che segue invece è la versione rivista per l'occasione, in base ai suggerimenti ricevuti da Sergio e ad alcuni ripensamenti miei.



Cosa ho cambiato?

- il titolo: I PILASTRI DEL RUGBY (suggerito da Sergio) è molto meno prosaico (è un mio difetto) dell'originale A OGNUNO IL SUO RUOLO; è in linea con la "battuta" finale, ma non rovina nulla al lettore.

- ho rimosso la battuta di Archimede nell'ultima vignetta (sempre su suggerimento di Sergio): effettivamente è inutile, non aggiunge nulla ma porta via spazio alla vignetta.

- nella vignetta 4 ho aggiunto un suggerimento al disegnatore, le stelline per rendere meglio la schiena dolorante di Paperino (almeno per come me lo immagino io,).

- sempre nella vignetta 4 ho modificato la battuta di Archimede: al posto di "Chi hai chiamato a giocare come pilone?" ho optato per "Chi sarà il nostro pilone?", mi sembra suoni meglio.

- nell'ultima vignetta 5/6 ho aggiunto a "Eff." l'indicazione (anche se implicito nella regia) di qual è la fonte del cigolio.

- la vignetta 2: nella prima versione la regia mi pareva scritta male (l'indicazione Campo Lungo con le specifiche di Primo Piano e Secondo Piano), ma non saprei come scriverla "tecnicamente" meglio.
Ho provato a semplificarla scrivendo la regia "testuale" e lasciando maggiore libertà al disegnatore.

Per finire, in attesa dei pareri e/o suggerimenti di chi vorrà farmi sapere cosa ne pensa, una nota che tornerà spesso in futuro: se un volenteroso disegnatore desiderasse disegnare questa tavola (per esercizio, per il proprio portfolio o che so io) è assolutamente libero di farlo, ne sarei molto felice e onorato.
Gradirei comunque che per correttezza il mio nome venisse riportato sulla tavola e che mi avvertisse, in modo almeno da soddisfare il mio ego.

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